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Educazione Linguistica, Dieci Tesi del 1975 – II

linguistica italiana

le dieci tesi

Continuo con il parlare delle Dieci Tesi perchè sono convinta che, all’interno di questo scritto, ci siano delle grandi verità, non solo sulla lingua italiana, ma anche sulla scuola e sull’educazione linguistica e la porto ad esempio convinta che siano davvero poche le persone che conoscono questo scritto, insegnanti compresi.

Ecco cosa viene sostenuto:

“Lo sviluppo delle capacità verbali va promosso in stretto rapporto reciproco con una corretta socializzazione con lo sviluppo psicomotorio, con la maturazione ed estrinsecazione di tutte le capacità espressive e simboliche”.

Sviluppo ed esercizio delle capacità linguistiche non vanno mai proposti e perseguiti come fini a se stessi. Nelle Dieci Tesi si parla anche di “retroterra linguistico“, sapevate che in Trentino non usano le doppie? Un bambino nato lì in Lombardia sarebbe etichettato come disgrafico, o forse dislessico.

In meridione invece, se prendiamo in considerazione il dialetto, scrivono delle parole attaccate, come ad esempio “a casa = accasa”.

Cosa però ancora più importante: “la funzionalità comunicativa”. Chi è l’interlocutore?

Scolasticamente parlando invece si dovrebbe puntare su: sintesi, capacità di riassumere, razionalizzazione, la scelta del tipo di linguaggio, del dizionario e forse meno sull’analisi grammaticale che non serve, ad esempio, per fare buona impressione ad un colloquio quanto invece altri punti.

La grammatica, come del resto la lingua, si evolve, ma i nostri libri sono rimasti al passo con i tempi? O siamo piuttosto fermi sul criticare i ragazzi che utilizzano shortword nei messaggi sul cellulare e altre cose simili? Almeno comunicano!

E visti i tempi non sembra male. In fin dei conti l’importante è capirsi, comunicarsi concetti. Sapete che esiste un inglese particolarmente semplice, adatto solo per comunicare, molto più immediato? Nel mondo è piuttosto noto.

Usano anche loro shortword e frasi minime dove la grammatica non è così importante, l’importante è la comprensione.

E allora How are you? (come stai?), diventa How r u? Con un mio amico tibetano ci scriviamo così e ci capiamo benissimo! Vi siete mai chiesti a cosa serve una lingua? E la grammatica? Ma allora, come fare per scrivere un buon libro?

 

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About Marina Galatioto

Scrittrice, giornalista, blogger, ghost writer e sceneggiatrice, trovate il mio profilo completo in Linkedin.

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